Io sono la purezza cristallina del miele e il ronzio delle api.
Io sono il palpitare di vita delle lucciole e lo stormire delle fronde.
Io sono il gioco di un bimbo e la mano tremante di un vecchio.
Io sono il vostro lavoro, la vostra casa e i vostri cari.
Io sono la primavera, l'estate, l'autunno e l'inverno.
Io sono la vita che è in voi, le parole degli uomini e quelle dei Maestri,
sono la preghiera accorata e il silenzio misterioso,
sono l'azione improvvisa e il sentirsi ostacolati,
sono il raggio di Sole e l'ombra della notte,
sono la vita e sono la morte.

Io sono il dolore, che vi fa agognare la gioia.
Io sono la malattia, che vi fa apprezzare la cura di voi stessi.
Io sono l'odio, che vi aiuta a comprendere che è l'Amore ciò che andate cercando.

Io sono l'avversità, che vi insegna ad essere forti in voi stessi.
Io sono il contrasto, che vi induce a cercare la serenità interiore.

Io sono la paura, che vi spinge a trovare il coraggio per affrontare voi e gli altri.
Io sono la noia, che vi fa desiderare di non ristagnare.

Io sono la rabbia, che vi costringe a mostrare i vostri veri sentimenti,
e sono il rifiuto,
che vi fa capire come ci si può sentire ad essere rifiutati,
e sono l'Amore,
che continuamente vi chiama e vi ricorda che è l'Amore che governa il Creato,
e sono anche la passione che incendia i vostri sensi,
sono la delusione che sferza il vostro orgoglio,
sono la menzogna e la sincerità,
la violenza e la dolcezza,
l'avidità e la generosità,
l'egoismo e l'altruismo.

Io sono il canto che tutto pervade e fa vibrare, perché
Io sono la voce instancabile del Tutto che canta la sua armonia senza interruzione e senza posa, forte nella sua certezza che, prima o poi, sarete capaci di udirla e di unirvi al suo canto.

Viola

 

Figlio, vieni a me, abbandonati, perché io sono la fonte che può dissetarti, perché io sono la mano che asciuga le tue lacrime, perché io sono la carezza che lenisce il tuo dolore.
Vieni a me e abbandonati al mio abbraccio, perché io sono la goccia che riempie l'oceano, io sono la parola che vive nel vento, io sono la fertile terra che dona i suoi frutti, perché io sono la verità che è ovunque.

Cercami e mi troverai, ascoltami e mi sentirai, amatissimo figlio.

Abbandonati figlio, abbandonati, e lascia fluire ciò che io in continuazione ti mando, perché io sono la luce che illumina sempre il tuo cammino, io sono la stella che indica la via, io sono il faro che rischiara la notte, perché io sono il Tutto, l'Assoluto, la Verità, e sono ovunque tu voglia cercarmi.

Abbandonati, figlio, abbandonati, perché io non ti deluderò, perché io saprò aspettarti, perché io non ti chiederò nulla di più di quanto tu sia in grado di dare, perché io ti amo, figlio mio, perché sono l'Assoluto, l'Eterno, l'Onnipresente, l'Onnisciente, perché io sono l'Amore.

Abbandonati, figlio mio, abbandonati al mio Amore, quell'amore che mi fa dire ...

Michel

 

... Beato è l'uomo che ha capito che tutti sono uguali, che non fa distinzione di sesso, di razza, di età, di ceto sociale.
Beato è l'uomo che, pur vivendo in una società dove un certo tipo di figura è prevalente sull'altra, riesce egualmente a sentire i propri fratelli allo stesso modo, e sa donare ad essi lo stesso amore, e sa dividere con essi la stessa gioia.
Beato è l'uomo che riesce ad avvicinarsi ai suoi fratelli senza guardare chi gli ha dato di più e, in base a questo, dare a sua volta più o meno.

Ma beato è colui che riesce a dare a tutti, anche a quello che, al limite, gli volta le spalle e non vuole essere aiutato.
Beato è l'uomo che riesce a piangere per chi gli volta le spalle, ma solo perché sa a quale sofferenza egli andrà incontro.
Beato è anche chi sa sorridere, invece, di quella sofferenza perché sa che è proprio per quella sofferenza che poi domani egli starà meglio, egli sarà grande, sarà vicino agli altri.

Beato è l'uomo che guarda una lacrima e non s'accorge solo della sua forma, del suo colore, della sua lucentezza, ma riesce a capire la sua origine, il suo destino, la sua essenza.
Beato l'uomo che guarda una lacrima e si accorge che in essa è racchiuso l'intero Creato, e che basta osservarla con occhi d'amore per scoprirvi grandi verità e svelare molti misteri.

Sappiate osservare il mondo con occhi puri e scoprirete Dio, la Sua dolcezza, il Suo Amore, la Sua corroborante presenza, non solo all'esterno di voi ma anche in voi.
Lo scoprirete nella lacrima che vedete scorrere sulla guancia di un fratello e sarete in Dio quando sentirete quella lacrima come se nascesse dai vostri occhi, rotolasse sulla vostra guancia, bagnasse le vostre labbra.

Non c'è altro modo per capire se una lacrima è di gioia o di dolore che perdere se stessi e divenire colui che sta piangendo, fare proprie le sue emozioni, le sue sensazioni, la sua gioia, il suo dolore.
Oh! Quanto chiusi e insensibili, invece, siete soliti essere con i vostri simili a meno che ciò non possa arrecarvi un utile.

Beato è l'uomo che guarda una lacrima e scorge in essa l'umanità intera e non solo se stesso o colui al quale appartengono gli occhi che stanno piangendo.

Anonimo

 

Figlio mio, cercami e, se la tua ricerca non sarà fatta soltanto per appagare il tuo Io, ti basterà volgere gli occhi intorno per incontrarmi. Figlio mio, chiamami e se la tua voce si leverà verso il cielo non per fare del vittimismo ma per farti sentire da coloro che possono aiutarti e che possono fare da miei osservatori nei tuoi confronti, non avrai bisogno di alzare oltre misura la tua voce perché essa comunque, anche se soltanto in un soffio, giungerà fino a me.

Scifo

 

Figlio mio amatissimo, mio piccolo figlio, così dolce, così timido, così abbandonato a te, questa sera io mi rivolgerò a te.A te che ascolti al buio, attraverso a coloro che io ti ho inviato a parlarti. Hai mai pensato, figlio mio amatissimo, che, forse, domani, l'esistenza ha preparato per te la mancanza, per una qualsiasi causa, della vicinanza diretta di coloro che io invio a parlati? Hai mai pensato che domani, un domani prossimo, non lontano nel tempo, colui che uso, potrebbe venire accanto a me, e tu potresti non ritrovarti più al buio, al cospetto dei miei figli, ad ascoltare la voce dei miei figli? Se tu, figlio mio caro, qualche volta ti ricordassi di queste mie parole, se tu, figlio amatissimo, ti rendessi conto che un miracolo, per quanto bello, può anche avere improvvisamente una fine, allora stai certo, mio dolce figlio, che molto della tua vita, molto del tuo modo d'essere, del tuo partecipare, del tuo raccogliere i semi che ti vengono gettati, sarebbe diverso. E i frutti che così tanto tempo sembra debbano trascorrere chiusi dentro di te, molto più in fretta, molto più velocemente, vedrebbero la luce. Perché le tue mani sarebbero tese, pronte ad approfittare di ogni miracolo, piccolo o grande, che io ti posso inviare. Figlio mio amatissimo, dolce mio figlio, la pace sia con te e con tutto il mondo!Ascolta la mia Voce che si frantuma in mille voci per trovare la giusta intensità che faccia vibrare il tuo profondo. Per parlarti essa rinuncia alla sua Unità, per amarti e farti amare essa si immerge nella tua materia e a te si rivolge con parole che sono le Mie e che pure, anche se tu non lo sai ancora, già ti appartengono e per sempre ti apparterranno.

Moti

 

Se tu non fossi come sei io non avrei nulla da dirti ma mi ritirerei nella quiete del mio stato perfezionando con calma e pazienza la più piccola assonanza del mio essere. Se tu non fossi così come sei potresti essere anche peggio ed allora non avrei nulla da dirti perché le mie parole suonerebbero alle tue orecchie prive di senso e, per questo, le rifiuteresti. Se tu non fossi come sei magari saresti migliore, forse così migliore da non avere bisogno di me oppure migliore solo quel tanto da indurmi a ricercare nuovi concetti nuove idee, nuove parole da regalarti. Ma tu sei come sei, ed il tuo essere così mi avvince a te per sorreggerti, abbracciarti, infonderti iniziativa, rinfocolare domande e perché, stimolare la tua fantasia e le tue idee, far gareggiare il tuo amore e il tuo egoismo nella speranza che, finalmente, ti abbandoni al giusto vincitore in modo definitivo. Non puoi sfuggirmi perché sono dentro di te, non puoi ignorarmi perché tutto ti riconduce a me, non puoi tradirmi perché non ho nulla da perdere, non puoi odiarmi perché non sai darmi un volto, non puoi fare altro che desiderarmi e cercarmi, e, inconsapevolmente, tendere a me come il fiume verso il mare. Ti amo, per sempre.

Viola

 

Padre mio, non è in un giorno prefissato che io mi ricordo di te, ma ogni giorno della mia vita Tu sei presente nel mio sentire, e da questa Tua presenza io traggo ciò che penso di poter adoperare per venirti incontro, affinché la distanza che sembra separarci possa diminuire più velocemente. Se il primo giorno sarà il mio lavoro che richiederà la mia attenzione io mi osserverò mentre lo starò compiendo, per riuscire a trarre da esso la capacità di essere giusto ed onesto. Se il secondo giorno sarà la mia famiglia che avrà bisogno di me io ad essa mi donerò cercando di capire perché ha dovuto chiamarmi senza che io mi accorgessi da solo del suo bisogno. Se il terzo giorno i miei amici mi cercheranno per raccontarmi le loro gioie e i loro dolori io li ascolterò, cercando nelle loro parole la comprensione delle gioie e dei dolori che mi appartengono. Se il quarto giorno avrò il desiderio di divertirmi non mi nasconderò questo desiderio ma dedicherò questi momenti di distensione alla speranza di affrontare, poi, me stesso, con maggiore serenità. Se il quinto giorno i miei problemi mi assaliranno, cercherò di ricavare da essi quella forza che so che Tu hai messo a mia disposizione. Se il sesto giorno vedrò una mano che si tende farò in modo da trovare, anche se le mie tasche saranno vuote, almeno il bagliore di un sorriso. E il settimo giorno mi volterò ad osservare quell'uomo che mi sono lasciato alle spalle e che è solo appena diverso da me, fisicamente, ma che, in realtà, non mi assomiglia più per nulla.

Scifo

 

Io, Padre mio, io che ho la fortuna e la gioia di essere una piccola scintilla in questo miracolo che si ripete, io non posso far altro, Padre mio, che ringraziarti perché mi hai dato la possibilità di essere presente a questo aspetto della tua manifestazione. Anche io, Padre mio, che se pur raramente posso venire a comunicare con questi miei fratelli ancora sulla via del loro spesso doloroso cammino... Anche io che, pure, non sono grande cosa, ma sono semplicemente la più piccola tra le gocce che pregano nel buio... Anche io, Padre mio, non posso far altro che ringraziarti per avermi dato la possibilità di incontrarmi con l'amore delle Guide ma, anche con l'amore di questi fratelli che stanno ad aspettare con grande pazienza e, a volte, con grande coraggio.

Georgei

 

Ed è per questo che a te, Padre mio, con parole, forse, già troppo conosciute, io mi rivolgo e ti sussurro con tutto l'amore che riesco a trovare dentro di me: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà così in cielo, così in terra. Io spero, Padre, di amarti almeno una piccola parte di quanto tu, sempre, mi hai amato".

Florian

 

Figlio mio, se anche io ho posto lungo il tuo cammino lo sconforto, se anche io, figlio mio, ho posto sul tuo cammino la disperazione, se anche io ho posto sul tuo cammino il dolore, e la sofferenza più esacerbante, figlio mio, sta' certo che se mi vorrai ascoltare mi sentirai, che se veramente mi vorrai cercare mi troverai, ovunque e sempre, purché tu riesca a imparare ad avere fiducia in me.

Viola

 

Perché il Mio amore non è parziale come il tuo amore, perché il Mio amore non viene dato per ricevere in cambio, perché il Mio amore non è mai più grande o più piccolo, più dolce o più forte, più intenso o più disperato, più commovente o più silenzioso: il Mio amore, figlio mio,

É

Per sempre.

Per te.

Florian

 

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