Queste poche righe sono destinate soprattutto a te che ti avvicini per la prima volta al Cerchio Ifior. Siamo lieti di accoglierti fra di noi, fosse anche per una sola volta e qualunque sia il motivo che ti ha portato qui. Per farti sentire a tuo agio e permetterti di rendere il più proficuo possibile questo incontro, abbiamo pensato che ti possa essere utile conoscere un po' sia noi che le nostre abitudini (usi e costumi). Con "noi" intendiamo i componenti del Cerchio "di qua", perché è alquanto difficile conoscere i componenti "di là", cioè le nostre amate Guide. In ogni caso, cercheremo di elencare quelle che, nel tempo, si sono presentate più assiduamente: Ananda, Andrea, Billy, Fabius, Georgei, Gneus, Labrys, Margeri, Michel, Moti, N'cono, Rodolfo, Scifo, Viola, Vito, Zifed (ci perdonino quelle che, per brevità, non nominiamo).

Perché "Ifior"? Perché in antico aramaico "ifior" significava:"Sia la Luce", e tutti noi componenti del Cerchio aspiriamo a trovare almeno un barlume della luce della conoscenza. La parte "terrena" del Cerchio è composta principalmente, e inevitabilmente, dai due "strumenti" - senza i quali nessun contatto tra le due dimensioni di esistenza potrebbe avvenire! - i coniugi genovesi Tullia e Gian, attorniati da varie persone che da più o meno tempo li seguono in questa particolare esperienza, compresi i loro due figli, Matteo (che ha partecipato alle sedute fino al 2008) e Fabio, che, durante le sedute, si trovano ai lati della coppia.





I partecipanti siedono tutti intorno alla stanza, l'uno accanto all'altro, formando un ideale ... cerchio (simbolo esoterico per eccellenza di "unione") intorno agli strumenti. Quando gli animi si sono tranquillizzati, l'illuminazione della stanza viene ridotta per favorire il raccoglimento degli astanti, poi si fa il buio totale ed i presenti allacciano le mani con quelle dei compagni che stanno al loro fianco, al fine di formare una "catena" (ancora un "cerchio") di energia e di fratellanza. Dopo qualche minuto, un'Entità comincia a parlare - usando il corpo fisico (e quindi la voce) di uno dei due medium, che in seguito si possono alternare a seconda dell'Entità che si manifesta - ed i presenti possono lasciar andare le mani dei loro vicini, ovvero interrompere la catena, ora non più necessaria, perché il contatto è stato stabilito. Alternandosi o in contemporanea, attraverso i due "strumenti" si presentano indifferentemente sia Entità "maschili" che "femminili"; quindi accade che Tullia presti - ad esempio - la propria "voce" a Michel e Gneus (personalità "maschili"), e Gian invece fa da tramite a Margeri o Zifed (personalità "femminili").




Ed ora passiamo a quelle piccole norme elementari alle quali tutti si dovrebbero attenere per l'ottimale svolgimento dell'incontro.
E' opportuno cercare di creare un ambiente tranquillo, silenzioso, in cui viene tenuta per quanto possibile a freno l'eccessiva emotività sia per quello che riguarda l'eccitazione della curiosità, o l'eventuale timore per il fenomeno, o l'angoscia per i propri problemi personali, o pressanti aspettative. Talvolta hanno partecipato persone non solo incredule ma persino ostili, il che ha creato qualche problema a livello energetico, ma niente, in fondo, che le Guide non siano sempre riuscite a mediare nella maniera migliore. Mentre le Entità parlano, è opportuno rimanere in silenzio, cioè non interrompere il flusso dei loro messaggi e, possibilmente, non bisbigliare con i vicini o borbottare commenti su ciò che si sta ascoltando o sta accadendo. Sarebbe anche preferibile non salutare ad alta voce (formando così un "coro"; ricordando che ogni vibrazione - quindi anche il suono - interferisce con le vibrazioni equilibrate create apposta nell'ambiente) ogni Guida quando si presenta o ringraziarla quando se ne va, considerando che il nostro pensiero è da loro facilmente percepibile e le raggiunge comunque; ed essendo in corso la registrazione audio della seduta, ogni rumore, per quanto involontario - come spostare una sedia, un oggetto che cade, fruscii di carte o i colpi di tosse - provocherà dei disturbi; e di questo bisogna, quantomeno, tener conto. Lo stesso vale, logicamente, per le scroscianti risate nei casi non infrequenti in cui dalle Guide vengono fatte delle battute, usate per allentare le tensioni degli astanti o metterli a loro agio. Durante le sedute "per ospiti" (quelle che si tengono solitamente il terzo sabato del mese), i partecipanti potranno naturalmente rivolgere le loro domande, ma solo nello spazio a questo scopo riservato, cioè quando interviene l'entità Georgei, che inviterà appunto al colloquio. Pur essendo "personali", le domande dovranno essere di interesse generale, riguardanti magari avvenimenti che in quel momento si stanno vivendo o si sono vissuti personalmente ma che possono accadere e interessare un po' a tutti. Non viene invece praticamente quasi mai risposto quando la domanda riguarda un fatto strettamente personale o una decisione da prendere, perché le Guide ci hanno spiegato che, dandoci la soluzione di un nostro problema, ci toglierebbero l'opportunità di raggiungere autonomamente quella "comprensione" che è lo scopo stesso dell'incarnazione. L'eccessiva timidezza può a volte frenare gli ospiti dal porre le loro domande, ma a questo proposito si deve considerare che la seduta è stata appositamente predisposta, in modo da consentire a chiunque di rivolgerle. Nel caso che due o più persone inizino contemporaneamente a parlare con Georgei, sovrapponendosi, basterà interrompersi momentaneamente ed aspettare che venga il proprio turno. Nel corso dei messaggi portati dalle altre Guide, si potrà parlare solo se da loro stesse sollecitati.




In vista di cambiamenti che non ci sono stati ancora resi noti per il ciclo 2004/2005 tutti gli incontri saranno chiusi a nuovi partecipanti. Aggiorneremo questa informazione appena saranno dati i chiarimenti in merito. Nel caso di contrattempi, per cui ci si rende conto che non sarà possibile arrivare entro l'ora stabilita, sarà opportuno rinunciare all'incontro (considerando come un treno che si è perso perché giunti in ritardo alla stazione ferroviaria) e telefonare in Associazione per tempo, onde avvisare dell'accaduto, quindi della propria assenza. Questo, al fine di non costringere a posticipare l'inizio dell'incontro a causa di un proprio ritardo (per quanto involontario possa essere) oppure di interrompere con il proprio arrivo la seduta già iniziata. Sempre per cercare di evitare disturbi e interruzioni, durante lo svolgimento delle sedute dovranno essere spenti i telefonini cellulari, così come sarà scollegato il telefono dell'Associazione. Per il buon andamento dell'incontro e per il rispetto dovuto a tutti gli altri partecipanti, sarà bene attenersi a queste piccole restrizioni della propria libertà, restrizioni che saranno ampiamente ripagate con il risultato della seduta così premurosamente predisposta. Infine, è necessario ricordare che gli incontri, malgrado il loro carattere ... "spirituale", hanno luogo in un ambiente ... umano, soggetto pertanto a delle spese molto "materiali" per affitto, luce, telefono, riscaldamento, pulizie e quant'altro; spese alle quali l'Associazione fa fronte mediante le quote associative annuali (non obbligatorie) con scadenza indicativa a Settembre (conformemente al ciclo d'insegnamento che va da settembre al giugno successivo) ed anche attraverso un piccolo contributo spese - stabilito in almeno 1 euro - da lasciare ad ogni partecipazione in un contenitore a questo scopo esposto sul tavolo. Presso l'Associazione Insieme sarà anche possibile acquistare tutti i libri pubblicati dal Cerchio Ifior nei suoi quasi 30 anni di attività, richiedendoli all'amica Miranda; così come sarà possibile richiedere alla stessa di ricevere le trascrizioni delle sedute, indipendentemente dal fatto di essere associati o meno.




L'insegnamento portato dalle Guide del Cerchio si suddivide in insegnamento filosofico ed insegnamento etico-morale.

Gli elementi base dell'Insegnamento filosofico sono il concetto di evoluzione (della materia, della forma, della coscienza) e di reincarnazione, in altre parole dello "scopo della vita". Partendo, quindi, dalla spiegazione delle materie che costituiscono il cosmo (emanazione dell'Assoluto), si arriva ai vari piani di esistenza, ai "corpi" di diverse materie che sorreggono il corpo fisico dell'individuo incarnato, al percorso evolutivo attraverso molte "reincarnazioni" in tutti i regni della natura (minerale, vegetale, animale, fino alla forma umana) necessario all'individualità (Scintilla Divina) emanata da Dio per ritornare a riconoscersi in Lui. In parte si tratta di concetti già esposti da altri, in parte di concetti nuovi o, per lo meno, presentati da un'ottica diversa.

Nell'Insegnamento etico-morale vengono illustrate le meccaniche interiori dell'individuo incarnato e le problematiche che costituiscono la sua vita; conoscendo le quali è possibile incamminarsi sulla via del "conosci te stesso" che, sola, può portare all'uscita dalla ruota delle nascite e delle morti, cioè alla completa strutturazione della coscienza individuale.



Lecito dubbio a cui contrapponiamo il consiglio di ascoltare ciò che viene detto: saranno lo sviluppo logico e coerente degli argomenti, l'amore che traspare dalle risposte alle nostre domande, l'evidenza di una "regia" che rivela spesso i suoi scopi anche a distanza di tempo, la conoscenza degli strumenti che da quasi 30 anni sono il centro del Cerchio e tutta una serie di piccoli elementi che, col tempo, portano a "sentire" più che a "credere" la giustezza e l'utilità di ciò che ci viene insegnato. Uno studioso di questi fenomeni ha ipotizzato che, affinché una medianità possa ragionevolmente essere ritenuta valida, sono necessarie queste 3 qualità essenziali: stabilità del fenomeno nel tempo, congruenza in ciò che accade e viene affermato, finalità. Ciascuno deve verificare in se stesso, in prima persona, con l'uso della propria capacità di discernimento e del proprio "sentire", se queste 3 qualità vengono offerte dal Cerchio Ifior.




Nei primi anni di attività del Cerchio la fenomenologia è stata intensa e frequente: dai profumi agli apporti, dalle identificazioni all'impressione di lastre fotografiche, e via dicendo. A un certo punto le Guide ci hanno detto che non era loro intenzione dimostrare nulla e che non era loro desiderio che noi si restasse attaccati al fenomeno, per cui la parte fenomenica è diventata sempre più limitata e, attualmente, vi è la sola produzione di intensi profumi o di qualche apporto consegnato, solitamente,
agli ospiti.




La medianità di Tullia ebbe inizio "per caso" l'8 luglio 1977 in occasione del suo 25° compleanno, allorché degli amici, riuniti per festeggiarla, proposero di fare il "gioco del piattino" per tentare di prendere contatto con l'Aldilà. I risultati furono sconvolgenti, data la serietà e l'importanza dei messaggi ricevuti, al punto che Tullia ne fu spaventata e non volle più ripetere l'esperimento. Dopo varie sofferte vicissitudini, dovette accettare il fatto di possedere facoltà straordinarie e, nel frattempo, si sviluppò anche la medianità del marito Gian. Da quelle prime esperienze, sono passati più di 25 anni e attraverso di loro ci sono arrivati fiumi di insegnamenti spirituali, che sono raccolti negli oltre 25 libri finora pubblicati. Gli insegnamenti etico-filosofici pervenuti non hanno seguito una progressione per quanto riguarda la "qualità", ma hanno posseduto sin dall'inizio il carattere di "alta medianità", naturalmente seguendo una logica progressione sviluppandosi nel tempo a seconda delle esigenze e delle possibilità del gruppo di persone che lo seguiva. Le Guide ci hanno recentemente informati che il "programma" del loro Insegnamento è praticamente concluso, per quanto riguarda i concetti; mentre molto, moltissimo c'è ancora da dire per chiarire quei dubbi, colmare quei vuoti, fare quei collegamenti che permetteranno di riuscire ad avere un quadro abbastanza completo di questo immenso dono che ci viene fatto dai nostri Fratelli Maggiori.

Chiudiamo questo nostro "benvenuto" con le preziose parole
di Maestro Moti:

La pace sia con tutti voi, figli nostri.
Molti si avvicinano a questi incontri pensando che partecipare a riunioni in cui intervengono delle ipotetiche Entità disincarnate possa spianare lo strada delle loro vite, possa indicare il percorso migliore per andare avanti sul proprio cammino soffrendo il meno possibile. In realtà, trovarsi a confronto con quello che noi diciamo non è mai una cosa semplice, comoda e priva di ostacoli. Infatti, noi vi diciamo di osservare voi stessi, e già questo è un suggerimento di non facile accettazione: è molto più semplice osservare gli altri, magari criticare gli altri e vedere quello che gli altri fanno, in modo tale da poter evitare di osservare ciò che ognuno fa personalmente.
Noi vi diciamo di scavare dentro di voi, di essere attenti alle vostre reazioni, ma com'è più facile - voi lo sapete! - essere attenti alle reazioni degli altri e proiettare sugli altri la responsabilità di quello che si sta vivendo!
Tutto l'insegnamento etico che noi portiamo in realtà è incentrato su un punto principale che è la leva di tutto questo Insegnamento, ovvero il diventare consapevoli che la responsabilità di ciò che si vive è essenzialmente personale e che è sbagliato, sempre e comunque, cercare la responsabilità delle esperienze che si attraversano in altre persone, in comportamenti di altre persone, persino in fatti che provengono dal di fuori di se stessi.


Vi auguriamo una piacevole e fruttuosa esperienza presso di noi.
Il Cerchio Ifior

 

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